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EU Prize for Cultural Heritage / Europa Nostra Award 2017

Il Progetto ‘Museo Piranesi’

di Pierluigi Panza

vince l’EU Prize for

Cultural Heritage

/ Europa Nostra Award 2017   




La collezione di Piranesi PDF Stampa E-mail


Catalogo della collezione di marmi antichi e gessi appartenuta a Giovan Battista Piranesi, offerti dal figlio Francesco a re Gustavo III di Svezia e stimati da Giuseppe Angelini scultore e professore all’Accademia di San Luca il 4 dicembre 1792. L’elenco è già stato pubblicato in R. Caira Lumetti, La cultura dei lumi tra Italia e Svezia. Il ruolo di Francesco Piranesi, Roma 1990. L’abbreviazione [z.] sta per zecchini e [p.] per piedi.

Catalogo della Collezione di Marmi antichi e di differenti Gessi della Colonna Trajana offerti alla Maestà di Gustavo Terzo Re di Svezia dal Cav.re Francesco Piranesi.
 
1. Gran Candelabro ornato d’ippogrifi, teste di montone e tartarughe, alto otto piedi e mezzo, largo nella base p. 2 1/2. 750 z. Vedesi nella raccolta delli Vasi dello stesso Cav.re Piranesi n.o 101 e 102 dov’è la descrizione che indica ciò che occorre. Questo è un pezzo capitale per la bizzarria, e leggiadria dell’ornato, ed anche raro per la grandezza. Fu ritrovato a Pantanello, e ristorato dal celebre Lorenzo Cardelli.
2. Un cavallo di bigio ristorato da Pietro Bracci, alto palmi 3 1/2. 50 z. Questo è un bigio morato, il di cui corpo di ottima forma fu ritrovato in Villa Adriana 25 anni sono, ed il ristauro corrisponde perfettamente al sud.o.
3. Un Sileno ubriaco di buona maniera coronato di edera con la pelle di caprio sulle spalle e gnaccare in mano con un piede sull’altro lato, p. 2 1/2. 40 z. Questo Sileno è unico pel pelame, il di cui compagno si possiede dal Principe Altieri, fu trovato vicino a S. Giovanni circa 20 anni sono, fu ristorato da Alessandro Lippi.
4. Statuetta Achillea con stivaletti militari e trofei ai piedi, clamide e corona di alloro in testa, alta p. 3 1/2 40 z. Questa statuetta di buona maniera fu trovata da Mons.r Hamilton in uno scavo della Villa Adriana circa quel tempo.
5. Putto di ottima maniera (ciò che di raro si trova nell’antico) chinato in atto di giuocare a quegli ossicelli, che gli antichi chiamarono Tali su de quali vi è una erudittissima dissertazione del celebre antiquario Ficoroni, alto p. 3.50 z. Questa figura rarissima per l’attitudine fu trovata nel Foro Romano vicino al tempio di Antonino e Faustina da Vincislao di Frascati.
6. Piantato e base di un candelabro di superba maniera rappresentante fogliami con frutti in mezzo, alto p. 1. largo p. 1.25 z. Questo è bellissimo, il compagno sta nella Villa Mattei, e fu acquistato sottomano.
7. Un vaso di elegante forma, con ucellami e rabeschi dei delfini per manichi, sostenuto da lioni e sfingi con base di colonna striata, alto p. 4.50 z. Questo vaso singolare fu trovato nella Villa Adriana nella così detta Piazza d’Oro.
8. Busto di Faustina, alto p. 2.8 z.
9. Altro di comodo. 8 z.
10. Altro di Trajano alto p. 2 1/2, Con corrazza e Medusa in petto. Base rappresentante Diana ed Endimione ma del basso tempo. 15 z. Questi tre busti furono venduti dal fu Conte Lorenzo del Medico Carrarino.
11. Tazza di porfido di elegante forma scarniciata, vuota in mezzo, alta p. 1 1/2. Diametro quasi lo stesso. 40 z. Questa tazza fu trovata fuori di porta S. Sebastiano da un certo Olivieri nell’anno 1770.
12. Vasetto cinerario elegantissimo, che ha per manichi due teste di ariete, vuoto. (Sottosquadre ornato di frutti e foglie) alto p. 1 1/2. 15 z. Fu comprato dal Duca Mattei, cavato alla Navicella nel 1769. Ristorato da Annibale Malatesta.
13. Bassorilievo di mediocre maniera rappresentante Bacco, Arianna, e Fauno, alto p. 1 1/5. 5 z. Fu trovato a Capo di Bove entro una vigna.
14. Altro traverso d’un travaglio squisito rappresentante delle Veneri Marine su de cavalli marini e varj delfini a mezzo rilievo, longo p. 3 1/4, alto p. 1 20 z. Fu trovato nella Vigna Casali fuori la porta S. Sebastiano e ristorato dal Malatesta.
15. Altro di stile mediocre rappresentante un Amorino alato che scocca un dardo ad un serpente che tiene una face. Un tripode situato sopra una base ove si legge Malus Genius Bruti, alto p. 1 3/4. 8 z. Trovato nella sudetta vigna a Capo di Bove e ristorato dal Lippi.
16. Colonna striata con capitello in forma di canistra, alta p. 4 1/2. 26 z. Il capitello di questa colonna e (sic) unico nel suo lavoro; fu trovato nella Villa Adriana a Pantanello. Sopra vi è un Piede di Lectisternio di porfido verde assai curioso.
17. Altra colonna antica rappresentante un tronco d’albero, alta in tutto con base e cimasa p. 5. Con testa sopra di Giulia Mesa, alta p. 1 1/2. 20 z. Si rende rara per la prima forma di colonna. Fu trovata nel sud.o sito.
18. Vaso cinerario di buonissimo stilo, vuoto al di dentro con coperchio ornato di festoni. Nell’angoli 4 teste di Giove Ammone e iscrizione seguente nel mezzo: D.M. Priscae Augustorum Vix. An. XVII. 40 z. Questo vaso fu trovato nella Via Appia vicino al sepolcro de’ Scipioni, e ristorato dal Malatesta. Nel Catalogue è aggiunto: «Le vas est sostenu par des restes antiques de candelabre d’autre bon goût».
19. Due Tondi con Paride ed Elena in rilievo. Il Paride ha il pileo e un poco di drappo sopra una spalla. Diametro p. 2. 40 z. Questi furono trovati fuori la porta S. Sebastiano e ristorati da Aless.o Lippi.
20. Cornucopio grande ornato di fogliami, che termina con una testa di cignale, vuoto di dentro e sostenuto da una base ornata di festoni, alta in tutto p. 7 400 z. Si vede la sua descrizione nella serie de’ vasi 98.99. Ristorato dal Malatesta.
21. Due Ipogrifi compagni alati retti da due rocchi di colonne di affricano baccellato; alte quasi p. 2. 33 z. Questi erano insieme col Cornucopio.
22. La Giulia di Tito sotto la forma di Venere Marina con un amorino a suoi piedi a cavallo a un delfino, alta p. 4 1/4. 20 z. Fu trovata a Pantanello.
23. Una Musa in piedi sopra uno scoglio di buona maniera e benissimo panneggiata, alta p. 4. 20 z. In vendita da Mr. Hamilton che disse esser stata trovata a Pantanello.
24. Una Giunona con diadema in testa, con veste e sopraveste. Le chiome scendenti sulle spalle; alta p. 5. 80 z. Questa statua di ottima maniera fu trovata a S. Giovanni e ristorata dal cavalier Cavaceppi.
25. Un vaso di differente forma con manichi forati, e baccellati a tortiglione sorpassanti la cima, vuoto, ed ornato di canefore, arabeschi, e teschi di Bove; tutto di maniera Etrusca, e di elegante scultura. Sostenuto da un piedestallo con iscrizione antica, alto in tutto p. 5 1/2. 150 z. Questo vaso stragrande di bella forma differenti dagli altri si rende particolare per la vaghezza de’ manichi, lavorato a basso rilievo di gran fatica, e dalla cariatide Etrusca esce tutto il rabesco. Fu trovato nella Villa Adriana vicino al teatro Bulgarini e ristorato da Mr. Parasasseau.
26. Tre basi antiche, una sopra l’altra, di buonissima maniera che sostengono un’iscrizione di un cippo sepolcrale. L’iscrizione è rarissima. 50 z. Tre basi bellissime di un ricco lavoro; fu trovato nella Villa Adriana. Della rara iscrizione non vi è copia. Fu trovata a Centocelle.
27. Piedestallo di rosso di pietra molto rara con testa di moro sopra. 40 z.
28. Rocchio di colonna di granitello con base di marmo bianca con sopra una bella testa di Arianna coronata di edera e grappoli, alta p. 4. 30 z. Questa fu trovata a Palestrina da Vincislao.
29. Vaso cinerario con coperchio ornato di bacelli, frutti e mascare tragiche. Il corpo del vaso ha per ornamente varj festoni e trofei. Forse contenne le ceneri di qualche militare. È sostenuto da un piedistallo a guisa di colonna baccellata [«cannellata», secondo il Catalogue] ed ornato, alto p. 2 1/2. 48 z. Fu trovato a Capo di Bove vicino al Circo di Caracalla.
30. Altro cinerario conto con iscrizione, ornato di foglie di quercia e due gruppi di Amore e Psiche di mediocre maniera, alto p. 1 1/2, largo p. 1.  Fu trovato per lo stradone di S. Giovanni.
31. Altro vaso di elegante forma ornato di pampini, putti e uccelli con manichi forati alto p. 2 e largo p. 1 1/2. sostenuto da un rocchio di colonna di granitello con base di marmo. Alta p. 3 1/3. 68 z. Fu trovato a Porta Latina nello scavo di una vigna.
32. Altro vaso cinerario di M. Vulpio Marziale di elegantissimo stile ornato negli angoli del coperchio di mascare, festoni ucelli, negli angoli del vaso de candelabri con pigne che ne sortono alto p. 1 1/2. 45 z. Fu trovato a Roma Vecchia da Vincislao.
33. Sarcofago con le teste di Giulia e Tito di mediocre maniera sopra una base ornata di buonissimo gusto alto, p. 2, largo p. 1 1/2. 15 z. Fu trovato nello stesso sito.
34. Ucello Ibis con le ali aperte con il ragano ai piedi. Su d’uno scoglio, alto in tutto p. 3 e largo p. 2. Sostenuto da una base antica istoriata di poco valore. 150 z. Fu trovato a Pantanello e ristorato da Malatesta e Cavaceppi.
35. Varj condotti di piombo antichi con iscrizione e marche degli imperatori sotto di cui furono lavorati. 2 z. Furono trovati al piè del Monte Palatino.
36. Vaso di gran mole alto in tutto piedi 9. Questo è un insigne monumento. Il coperchio ha sopra un leone che sbrana un toro. Il resto è baccellato e ornato. Nel devanti del vaso avvi un bassorilievo di buona scultura rappresentante Apollo Citaredo con due figure di donne, una genuflessa avanti di lui, l’altra che sembra fare a lui una libazione. Vi sono altresì lateralmente due maschere di fauni. La parte di dietro è ornata di pampini e clave che li sostengono. Per manichi due gran cornucopj traforati, che reggono frutti e fiori sostenuti da altre due teste di fauni coronati. Il tondo del vaso è tutto baccellato, ed il piede è riccamente ornato. Sotto base cannellata e ornata di sfingi, ippogrifi e arabeschi. 1000 z. Vedi la serie de’ vasi al n° 34 e 35. Fu trovato a Tor Pignattara e ristorato da Mr. Granjaquet.
37. Gran busto d’Antinoo sovra un piedestallo ornato di arabeschi alto p. 2. 50 z.  Il busto è antico, ma la terra l’avea consumato in qualche parte, onde bisogna riunire in ogni parte il consumato. Fu trovato nella Villa Adriana e ristorato da Lippi e Malatesta.
38. Cammino stragrande moderno sostenuto da due canefore una delle quali è antica, e di finissimo travaglio, l’altra è accompagnata. Sostengono la cornice modulata all’antico, e con buoni intagli sotto fregio arabescato con ucelli, frondi, fiori, frutti, mascherone alato con volute che hanno nel fine varie testine di meduse; sotto architrave con meandro ed altri ornati sostenuto da due pilastrini riccamente ornati di ordine composito. Il tutto di una decorazione e proporzione assai vaga. La luce è di p. 4. tutto alto p. 6. largo p. 7 1/2. 500 z. Cammino di gran mole, il di cui architrave e una cariatide fu trovato in Villa Adriana, ma l’architrave era molto cosumato che appena si distingueva il lavoro, e fu ricavato del Cardelli, bravo intagliatore. La cariatide antica è infatti di prima scultura, e l’altra è moderna copiata da Mr. Granjaquet. Negli angoli è molto ristorato ed anche i stipiti.
39. Diverse figurine tra le quale un Sileno, un Priapo che nasce da un tronco ricoperto da pampini, un Giove o Esculapio, una Minerva ed altre testine e busti in numero di 5. Tutto trovato nella Villa Adriana. In parte ristorati.
40. Due tavole di alabastro a rosa impellicciate, lunghe p. 4. e larghe due. Questo marmo è raro e di gran prezzo 40 z. Queste due tavole erano un pezzo di pavimento di Villa Adriana.
41. Due piccole colonnette di marmo bianco con due bustini sopra di poca conseguenza. 5 z. Detto abbastanza alla nota.
42. Dentro al cammino testa d’Idolo Egizio di pietra nera sostenuta da un cippo con iscrizione. 15 z. Trovata in Villa Adriana vicino al Tempio di Canopo.
43. Due teste di tori al naturale di Porta Santa. 5 z. Furono ritrovate ivi.
44. Due genj mortuarj dormenti, lunghi p. 1/2. 8 z. Questi furono ritrovati a Roma Vecchia.
45. Monumento sepolcrale piramidato con una figurina dell’Abbondanza in mezzo. 10 z. Fu ritrovato ivi.
46. Due amorini in piedi, o due genie del sonno con serto in mano, e la face rivolta all’ingiù, alto due piedi. Sotto di uno vi è un cippo con iscrizione e figura di un putto, che va appresso a un giumento, alto p. 2. L’altro è una base ornata di alloro ed edera, alta p. 2 1/3. 26 z. Furono questi ritrovati nella Villa Moroni fuori la Porta S. Sebastiano.
47. Busto piccolo di Calligola, alto p. 1 1/2. 8 z.
48. Busto colossale di Giunona, alto p. 1/2. 50 z.
49. Busto di una Sabina, alto p. 1/2. 8 z.
50. Testa di Antonino: vero ritratto di assai buona maniera sostenuta da una colonna di marmo bianco baccellata con base e cimasa, alta in tutto p. 4. 33 z. Quattro busti bene osservati dall’Abb.e Visconti, ritrovati ivi.
51. Cinerario grande sostenuto in alto da 4 zampe di leone ed in mezzo un anima baccellata ed il piantato di fronde a lingua. Il monumento consiste in un ordine di colonne corintie col suo architravo, fregio e cornice. Nella parte davanti è rappresentato probabilm[ente] il genio di Roma, che sostiene l’ingresso di una grotta, dentro la quale si vede la Lupa con Romolo e Remo. Lateralmente due figure di donne, una col pedo, l’altra con foglie di canne, e il vaso dell’acqua rappresentante due najadi. Indietro forse il Fico Ruminale. Chi sa che non sia una idea del monumento, che veneravisi sul Palatino ai Tempi de rè, detto il Lupercale. Lateralmente ed intorno fra le colonne de mascheroncini, che hanno gettato acqua dalla bocca, che è forata. È perciò cosa credibile, che abbia servito di fontana. Nei lati à due ninfe a piedi con conchiglie alle mani. Dietro un Silvano, dio degli orti con frutti in mano. Al di dentro è vuoto e diviso in cinque partimenti. Alto in tutto p. 4 1/2. e largo p. 3. 100 z. Già molto detto nella nota. La vasca fu trovata verso S. Giorgio in Velabro e rimesse sotto. Le zampe di leoni trovate in Villa Adriana unitamente al piedestallo.
52. Testa di Tolomeo sopra una colonnetta di marmo bianco. La testa è alta p. 1 1/2. 5 z. Trovata  nella Villa di Mecenate in Tivoli.
53. Frammento di un bassorilievo rappresentante una biga con due donne dentro e altre figure a cavallo. 2 z. Già detto nella nota.
54. Busto di Trajano giovane con corrazza con piedestallo con l’inscrizione, alto p. 2. 10 z.  Questo fu trovato nella Villa Fonseca a S. Giovanni e Paolo.
55. Figura di un giovanetto nudo, che scherza con un cigno che ha in bocca un serpente alto p. 3 1/2. retto da un tronco con foglie a acque di mediocre scultura. Sostenuto da un ara che à una iscrizione e nei lati prefericolo e patera, alto p. 2. 40 z. Fu trovato a Roma Vecchia. In oggi sono stati trovati i compagni da Vincislao; egli à avuti il Papa.
56. Busto di Caracalla con corrazza sostenuto da un ara che ha l’iscrizione davanti, patera e prefericolo nei lati. Alto p. 2. 10 z. Fu trovato in Campovaccino vicino all’Arco di Settimio Severo da Leoncini, Gentilhuomo dell’Em.o Bernis.
57. Resto di un bassorilievo con due baccanti di buona maniera. 3 z.  Se ne ignora la provenienza, ma portata da un revenditore.
58. Due colonne intagliate a lingue di cane di marmo bianco che hanno al terzo una fascia guarnita di foglie in cui sono espressi quattro meduse. Ben rare per il cappriccio. 20 z. Venute da Villa Adriana curiose per la loro vaghezza di buon stile.
59. Un cane di mediocre statura, alto p. 2. 8 z. Trovato a Monte Cagnolo fuori di Porta Maggiore.
60. Due fauni eguali con otre coperti della pelle di leone sul capo di buona maniera, alti p. 3 1/2. 50 z. Comprati nella Villa Palombara.
61. Busto di una Saffo con accomodatura di capelli a cuffia bizzarra sopra un cippo rappresentante due teste di uomo e di donna con iscrizione. 30 z. Bella testa trovata nella Villa Adriana di colli S. Stefano sotto un olivo.
62. Frammento di un sarcofago consistente in una testa di leone e qualche figura frammentata. 8 z. Fu trovato fuori di Porta S. Sebastiano.
63. Amorino dormente col serto e la face di mediocre maniera sostenuto da un cippo con iscrizione, preferiolo e patera, alto p. 1 1/2. 10 z. Se ne ignora la provenienza.
64. Statua di Pescennio Negro nudo con manto sulla spalla e tronco con trofeo. 45 z. Acquistato da una casa particolare.
65. Busto di Faustina maggiore di buona maniera. 6 z. Trovato alla Bocca della Verità presso il tempio di Cibele.
66. Testa del Dio Pane, alto p. 2. 15 z. Un muratore la rubò in Villa Medici e la nascose. Un altro che vide ciò, lasciò, che il muratore partisse e se la prese e la portò a vendere al Cav. re Gio. Battista Padre. Tutto ciò si è saputo dopo.
67. Altra di Nerone, alta lo stesso. 10 z. Trovata in uno scavo avanti il tablino della Casa Aurea.
68. Due colonne di granitello con sopra due vasi antichi vuoti e ornati di arabeschi di ottimo gusto. Un vaso ha per maniche due teschi di bove. (Questo vaso fu venduto da Piranesi che lo sostituì con altre antichità). L’altro è istoriato con mascare Bacchiche, tirsi e grappoli. 75 z. Comprate nella Villa Mattei.
69. Bassorilievo rappresentante 4 deità Giove, Marte, Diana, Giunone di buona maniera e ben conservato. 40 z.  Questo fu pescato a caso nel Tevere verso Marmorata da un frate di S. Carlo a catinari con ordegno d’un forbice con cui vastò il Tevere in diversi siti.
70. Statuetta di Paride con ginocchio a terra, pilo frigio in testa, pedo in una mano, nell’altra il pomo, stivaletti di buona maniera sovra un cippo di buonissima forma e scultura. 25 z. Fu acquistato dal fu Belisario Amidei, celebre antiquario.
71. Testa di fauno di mediocre maniera. 5 z.
72. Capra di buona maniera. 25 z. Il torzo (sic) colla testa antica fu trovato in Villa Adriana e ristorato dal Malatesta.
73. Testa di un giovane di buona maniera. 6 z. Fu comprata da un riccatiene (rigattiere).
74. Due tavole di verde antico impellicciate. 50 z. Si ebbero dallo scarpellino Vinelli, ed il verde fu trovato a S. Sisto Vecchio in uno scavo, ove furono trovati de porfidi con delle seghe dentro. Si congettura che fosse ivi una bottega di scalpellino.
75. Tavola di bigio massiccio lung(a) p. 3 1/2, larga 2 1/2. 25 z. Ivi.
76. Venerina panneggiata dal mezzo ingiù, mediocre. 6 z.
77. Amorino dormente. 5 z.
78. Musa appoggiata su d’un pilastrino mediocre. 25 z.
79. Due capitelli di pilastrj corintj con delfini e pigne nell’abaco. 6 z. Furono trovati tutti due nella Villa Adriana.
80. Busto d’Antonino Pio con corrazza e clamide alto p. 2 1/2. 5 z. Comprato dal fu Pietro Pacilli scultore.
81. Altro di una musa pannegiata. 16 z.
82. Altro di Giulia Mesa. 6 z.
83. Altro di Faustina. 6 z.
84. Altro di Giunone di maniera elegante. 4 z.
85. Testa incognita sostenuta da un cippo. 4 z.
86. Altra di Marco Agrippa. 4 z.
87. Tre piccole teste di mediocre maniera. 5 z.
88. Due medaglie con una testa incognita in una e nell’altra una sfinge. 2 z. Tutte comprate dal Pacilli in casa Barbarini per unospoglio del Museo e dal Pacilli stesso ristorate.
89. Ottanta di gessi della colonna Trajana che niun altro possiede fuori che L’Accademia di Francia. Sono alti piedi 3 e larghi 2. 400 z. Questi sono i più scelti pezzi da bassirilievi della colonna Trajana capati da tutta la colonna. Sono formati per ordine di Luigi XIV. Dal direttore dell’Accademia Mr. Natoir furono trasportati al suo giardino per ornarlo. Questo giardino con i gessi furono acquistati alla di lui morte dai Padri allora Gesuiti, e venduti al mio genitore. Le forme si affogarono nel mandarle in Francia. Li altri pezzi rimasti qui sono tutti rovinati.
90. Collezione di pietre. 55 z. Queste furono acquistate dal fu antiquario detto il Cappellarino in diverse parti.
91. Un candelabro. Molti pezzi del medesimo furono trovati nella Villa Adriana e ristorato da Malatesta e Lucarelli.
92. Una sedia di marmo. Trovata in una cava sotto l’Aventino.
93. Tripode.
94. Tripode con tazze.
95. Due ermafrodite.
96. Un sileno.
97. Tutti questi pezzi furono trovati a Carciano, territorio di Tivoli in una cava nella Villa di Cassio. In tutto 890 z.
 
Io sottoscritto essendo stato chiamato dagli eredi Piranesi per far la descrizione e stima di tutti i marmi ristaurati, che da ristaurarsi subito dopo la morte del Cav.re Gio. Batta Padre lì 16 Novembre 1778, considero e giudico che il prezzo di zecchini seimila duecento cinquantatre per la porzione di essi, di cui fece acquista la Maestà di Gustavo III, compresivi gli ottanta pezzi dei gessi della colonna Trajana (unici nel suo genere) sì per il merito e lavoro che per il pregio di antichità e loro ristaurazione corrisponde al totale della stima da me fattane con quella discretezza ed onestà che è solita in tali perizie. In oltre essendomi stato ricercato dall’Illmo Sig.re Cav.re Francesco Piranesi residente di Svezia in Roma, se la loro provenienza era esatta come si vede nel catalogo, avendolo io maturamente essaminato, non ho trovato che ridirvi, tanto più per aver avuta molta familiarità ed unione in genere di antichità col fu Gio Batta.a Cav.re Piranesi Padre.

In Fede questo di 4 Decembre 1792.

Giuseppe Angelini Scultore e Professore dell’Accademie di S. Luca e della Gran Bretagna, e attual Scultore della Rend.le Fab.ca di S. Pietro in Vaticano e della Rend.le Camera Capitolina.


 

 
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